Toc Toc…c’è nessuno in casa?


Uno degli aspetti fondamentali in ogni strategia di email marketing riguarda la corretta gestione delle risposte alle vostre campagne. Se pensate che nessuno risponderà mai ad una DEM o a una newsletter, vi sbagliate di grosso. Questo è un modo di pensare molto diffuso che spesso vanifica e compromette tutti gli sforzi fatti per gestire le comunicazioni via email.

Anche se il messaggio contiene link al sito web, a form da compilare, a pagine ricche di dettagli e di informazioni, a landing page a prova di bomba, c’è sempre la possibilità che qualcuno risponda direttamente al messaggio commerciale. E, a pensarci bene, non è del tutto astruso come comportamento.

Il problema nella gestione delle risposte si crea soprattutto nei casi in cui venga utilizzato un indirizzo di posta creato apposta per l’invio di DEM e newsletter e che, nella migliore delle ipotesi, nessuno consulta.

Perchè qualcuno dovrebbe fare un reply ad una newsletter o a una campagna DEM?

I motivi sono i più vari, ad esempio:

  • per chiedere maggiori informazioni circa una proposta commerciale;
  • per manifestare il mancato interesse verso il tipo di prodotto o servizio proposto;
  • per qualsiasi domanda legata al trattamento dei dati personali o alla cancellazione;
  • per richiedere un contatto diretto con un responsabile;

Quali sono le conseguenze di una mancata risposta?

Anche in questo caso le conseguenze sono le più varie e possono essere di tipo:

  • Legale: nel caso in cui non venga ottemperata una richiesta di cancellazione o una richiesta della liberatoria si può incorrere nelle pene previste dalla normativa sulla privacy;
  • Economico: si possono perdere vendite e contratti e, nei casi peggiori, il cliente;
  • Di immagine: indubbiamente un cliente o prospect che non riceve risposte non avrà una bella impressione dell’azienda. Così come non avrà una bella impressione dell’azienda chi riceve un messaggio che ha chiesto di non ricevere più. In questi casi si può creare un passaparola negativo a danno dell’azienda stessa;
  • Gestionale: non considerare le richieste di cancellazione o le manifestazioni di disinteresse verso un prodotto o un servizio non consente di tenere aggiornato in modo corretto il database aziendale con profili dettagliati dei nostri clienti/prospect;

Queste sono solo alcune delle conseguenze di una errata gestione delle risposte, ma penso che ve ne verrano in mente molte altre pensandoci un po sù. Non è quindi sufficiente creare e inviare un’email, ma bisogna anche dedicare il giusto tempo ad ogni messaggio di risposta che questo può generare.

Non rispondere ad una email di un cliente o prospect è come invitare un amico a casa e lasciarlo sull’uscio perchè non lo sentiamo bussare…non è carino, non trovate? ;


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