Analisi RFM applicata all’email marketing


Un breve post estivo per segnalare un articolo molto interessante sull’applicazione dell’analisi RFM per la segmentazione delle liste.

L’acronimo RFM sta per Recency (quando un cliente ha eseguito l’ultimo ordine), Frequency (quanti ordini ha fatto in un dato lasso di tempo) e Monetary (quanti soldi ha speso). Questo tipo di analisi parte dal presupposto che un cliente che ha di recente acquistato qualcosa, che acquista di frequente e spende molti soldi è più propenso a rispondere ad una campagna rispetto al cliente che ha comprato una sola volta, tanto tempo fa e spendendo poco nulla.

Questo tipo di analisi è da decenni utilizzata nel direct marketing per mantenere sotto controllo i costi delle campagne pubblicitarie. Nell’email marketing l’analisi RFM è stata sottovalutata per due ingannevoli motivi:

  1. La spedizione di email è economica quindi non ha senso segmentare le liste
  2. Più email vengono mandate e maggiori sono i tassi di risposta

L’articolo evidenzia come queste due motivazioni non trovino oggi riscontro nella reltà dei fatti e analizza i possibili utilizzi dell’analisi RFM nell’email marketing.


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