Combattere la recessione con l’email marketing – Parte 1


Il 2009 sarà un anno davvero critico per molti settori dell’economia. A ogni livelo verranno limitati i budget di spesa e i soldi dedicati alle strategie di comunicazione e marketing saranno sempre meno.

Per chi lavora nel marketing online sarà sempre più importante affiancare i clienti con soluzioni realmente efficaci, che garantiscano il massimo ROI dei pochi soldi che verranno investiti. In un quadro di questo genere mi viene da pensare che l’email marketing possa essere uno degli strumenti che aiuteranno maggiormente le aziende in questo periodo di crisi.

Avere a disposizione una base di clienti e prospect sensibili alle nostre iniziative, consente di ottenere buoni risultati con investimenti minimi. Basti pensare che un recente studio di Epsilon per Emarketer, ha evidenziato come, in media, l’email marketing garantisca ricavi pari a 0,14$ per ogni email consegnata.

L’efficacia in termini economici è confermata anche dall’indagine di MarketingSherpa che evidenzia come gli investitori ritengano l’email uno degli strumenti in grado di garantire il ROI maggiore.

Email marketing ROI

Email Marketing ROI 2

Questa consapevolezza dell’alta redditività che le campagne di email marketing possono garantire spinge gli investitori a non distrarre mezzi da questo strumento ma, nonostante la crisi economica, a programmare maggiori investimenti.

Previsioni di spesa

Ovviamente non sono solo rose e fiori. Adesso come non mai non si può improvvisare nulla e occorre dedicare il giusto tempo per una corretta pianificazione delle campagne.

Sono 3 le parole chiave, per ottenere il massimo dalle nostre strategie di email marketing in questo periodo di recessione:

  1. Pulire
  2. Segmentare
  3. Testare

Nei prossimi post cercherò di approfondire ognuna delle keyword anti-crisi, nel frattempo vi invito a lasciare le vostre opinioni su quali siano gli strumenti ideali per combattere on-line la recessione, soprattutto sulla base delle vostre esperienze di questo periodo.


6 risposte a “Combattere la recessione con l’email marketing – Parte 1”

  1. Io ho notato che MarketingSherpa non ha parlato di Social Networks mentre nella ricerca Ad-ology (della quale riporti un grafico) sono l’area con le previsioni più interessanti. Non è strano? Non mi pare che la categoria Social Networking ricada infatti in una delle categorie riportate da MarketingSherpa. Una grossa discrepanza o una lettura errata?

    E’ probabile che la mancanza di soldi e l’alto ROI porterà ad un utilizzo ancora maggiore dell’Email Marketing, ma proprio per questo ci potrà essere una diminuzione del ROI.

    Brett Bewer (ExactTarget) parla di “Share of Inbox”, e credo che il concetto sia molto attuale.
    Ne parlo qui:
    http://emailmarketingblog.it/blog/2009/02/06/come-guadagnarsi-una-share-of-inbox

    PS: Alessandro, non esistono i trackback in questo blog?

  2. Ciao Stefano,

    in realtà molto spesso Marketing Sherpa divide i dati delle ricerche in più articoli. Infatti hanno reso disponibili i dati della ricerca in cui emergono i dati relativi ai Social Network in una PDF scaricabile (http://www.marketingsherpa.com/exs/SocialMM09excerpt.pdf?1046).
    Emerge comunque una preferenza verso l’email marketing rispetto ai Social Network testimoniata dal fatto che la propensione degli investitori alla riduzione dei budget verso il social è maggiore.

    • Sono assolutamente d’accordo con te, l’email marketing dal mio punto di vista è soprattuto uno strumento di fidelizzazione di clienti già acquisiti. In ogni caso, alcune camapgne DEM ben studiate su liste di terzi ben profilate possono dare buoni risultati anche in termini di acquisizione. E’ chiaro però che i costi sono notevolmente superiori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *