E-mail marketing fai da te: la gestione dei contenuti


I contenuti rappresentano la parte più importante delle nostre newsletter in quanto sono in grado di influenzare in positivo o in negativo le azioni dei nostri clienti. La gestione dei contenuti può essere affrontata sotto diversi punti di vista:

Cosa e come proporre
Il primo aspetto da tenere in considerazione riguardo i contenuti è la tipologia di newsletter che si vuole inviare. Possiamo infatti distinguere le newsletter dalle DEM. Le prime sono comunicazioni a carattere prettamente informativo, le seconde sono invece comunicazioni a carattere prettamente commerciale. Dal mio punto di vista una e-mail diretta ai clienti dovrebbe essere un giusto mix di elementi informativi e commerciali. Ad esempio, se gestissimo una palestra, possiamo comporre un testo sui benefici dello spinning e corredare l’e-mail con un’offerta relativa alle lezioni di spinning. Se poi riusciamo ad inviare questo messaggio ai clienti che ci hanno richiesto informazioni su questo argomento specifico, riusciremo ad ottenere dalla nostra campagna ottimi risultati. Nel comporre i testi delle nostre newsletter dobbiamo infatti tenere in considerazione le aspettative dei nostri clienti. Al momento dell’iscrizione abbiamo raccolto delle preferenze e dobbiamo rispettarle onde evitare di incrinare il rapporto di fiducia instaurato al momento dell’iscrizione.

L’oggetto dell’e-mail
L’oggetto dell’e-mail è un elemento fondamentale in quanto è la prima parte di contenuto che i destinatari delle nostre e-mail vedono nella loro casella di posta. Riuscire a comporre un oggetto accattivante contribuisce ad aumentare l’efficacia della campagna di e-mail marketing. In poche frazioni di secondo dobbiamo convincere il destinatario ad aprire e leggere la nostra e-mail. L’oggetto dovrebbe avere alcune caratteristiche tra cui:

  1. Essere breve e conciso
    L’oggetto di una mail non deve superare i 40/50 caratteri, quelli visualizzati dai programmi di posta elettronica.
  2. Uso corretto di maiuscole e punteggiature
    Nell’oggetto di una e-mail occorre sempre evitare i punti esclamativi e non scrivere mai in maiuscolo, sia per evitare possibili penalizzazioni dei filtri antispam, sia per non infastidire il destinatario.
  3. Inserire call-to-action
    Le best practice consigliano di inserire delle call-to-action (invito all’azione; ad esempio: “scopri i nuovi corsi”) negli oggetti delle e-mail per incrementare i tassi di apertura.
  4. Omogeneità con i contenuti
    L’oggetto dell’e-mail dovrebbe sempre rispecchiare i contenuti del messaggio. In particolare, le buone regole consiglierebbero di inserire come titolo all’interno dell’e-mail lo stesso oggetto per dare continuità ai contenuti e alle offerte.

Intervalli di invio
Sempre nell’ottica di rispettare i clienti è opportuno decidere le cadenze con cui inviare le newsletter. Su questo non ci sono scelte giuste o non giuste, sicuramente però non bisogna esagerare con le e-mail inviate. Una cadenza ottimale potrebbe essere mensile o bimensile, a seconda delle offerte e delle informazioni da proporre. E’ poi possibile programmare invii straordinari per promuovere offerte specifiche o per sollecitare specifici contatti. La pianificazione degli invii è anche fondamentale per gestire i tempi con cui preparare le offerte e i contenuti in modo da ottimizzare i tempi per l’invio.

Cosa non deve mai mancare
Alcuni elementi che non devono mai mancare nel contenuto di una newsletter sono:

  1. Riferimenti aziendali (denominazione, recapiti, indirizzo e-mail, sito web);
  2. Link per la cancellazione dalla newsletter;
  3. Link per la visualizzazione on-line del messaggio.

Realizzati i contenuti occorre decidere come formattarli e che aspetto dargli per proporli ai nostri clienti nel modo più efficace possibile.


11 risposte a “E-mail marketing fai da te: la gestione dei contenuti”

  1. Ciao, volevo illustrarti la mia situazione per avere qualche consiglio.

    Realizzo le newsletter per un cliente che si occupa di booking on-line. Le e-mail informative vengono inviate a tutti gli utenti registrati con cadenza quindicinale.

    Sinceramente non riconosco le mie produzioni tra gli esempi ed i suggerimenti da te proposti; non so se sia un bene o un male… Le e-mail sono paragonabili ad mini catalogo con un massimo di 8 proposte basate sulle offerte del momento presenti nel sito. I riferimenti e link da te indicati sono presenti.

    Tutte le azioni degli utenti, per quanto possibile, sono tracciate. Mi chiedo quale sia un parametro per valutare l’effettivo rendimento della newsletter; ad esempio la percentuale di apertura, di accesso al sito o di contatto/prenotazione.

    Ti faccio un’ultima domanda (non meno importante per me): sto notando una probabile assuefazione degli utenti (ma non ne sono sicuro). Vorrei stravolgere il layout ed il messaggio comunicato per stuzzicare gli utenti che non si degnano neanche di aprirla e quelli che cominciano ad annoiarsi, ma ho paura che gli affezionati ne possano risentire.

    Tu come procederesti ?

    Logicamente estendo le questioni anche ai colleghi ed ai lettori del blog.

    Grazie.

  2. Ciao Dag,

    sarebbe quasi una discussione da forum 😀

    Per quanto riguarda le statistiche e le metriche di valutazione della campagna direi che le conversioni sono sicuramente il dato finale da considerare, ma non sono da sottovalutare i i dati relaticvi alle aperture e ai click che ti permettono di capire l’efficacia dei conteuti proposti. Tassi di apertura bassi possono dipendere, ad esempio, da un oggetto poco attraente, mentre tassi di clik bassi possono voler dire che le offerte proposte non sono interessanti. Un modo interessante per capire e interpretare i dati statistici è sicuramente il funnel.

    Per quanto riguarda l’interesse decrescente, è da dire che sicuramente è un atteggiamento normale, penso che succede anche a te con le newsletter che segui. Le ricevi sempre, ma ad un certo punto cominci a leggere solo quelle che magari ti stuzzicano per qualche motivo. Potresti cominciare a segmentare la lista di contatti tra contatti attivi e non attivi e separare le comunicazioni proponendo offerte differenziate e cercando di essere più coinvolgente (sconti, premi, gadget) per ravvivare l’interesse calante. A questo puoi sicuramente aggiungere un restyling grafico che porta sicuramente buoni risultati.

    Spero di essere stato utile 🙂

  3. Utile per quanto possibile in un commento 😉

    Concordo sul discorso “argomento da forum”, anzi aggiungerei che è più un argomento da “post” che da commento.

    Grazie.

  4. ciao, io mi occupo, nella fondazione in cui lavoro, di gestione musei. nel lungo processo di “messa a nuovo” di questi apparati museali si stava pensando anche all’introduzione di un servizio di newsletter del museo. l’idea sarebbe quella di invitare il visitatore a lasciare il proprio indirizzo e-mail per poterlo poi raggiungere con la nostra newsletter?
    da dove si parte?
    quali sono i vincoli?

    andrea

  5. Ciao Andrea,

    quello che hai indicato è il miglior modo per raccogliere indirizzi interessati alle vostre attività. L’importante è gestire l’iscrizione nel miglior modo possibile, utilizzando il double opt-in, chiedendo che tipo di informazioni vogliono ricevere (info su biglietti, su mostre, etc..) e inserire nel sito una bella informativa sulla privacy che spieghi cosa verrà inviato, con quale periodicità, come verranno trattati i dati etc…

  6. quindi ipotizzando che il visitatore sia già all’interno del museo come faccio a fargli lasciare la mail? gli potrei far compilare un modulo informativo cartaceo? oppure è meglio dotarsi di postazioni informatiche?
    mi scuso per la scarsa padronanza dei termini e per le domande abbastanza elementari, ma è dallo zero che si parte…
    grazie cmq, Alessandro per la disponibilità!

  7. Se il visitatore è già al museo gli puoi chiedere se vuole lasciare l’indirizzo email all’ingresso quando fa il biglietto.
    A Palazzo Diamanti di Ferrara ho lasciato l’indirizzo email al bookshop quando mi hanno fatto un’intervista sulla mostra appena visitata.
    Magari potresti associare dei vantaggi all’iscrizione: sempre a Ferrara, ad esempio, chi è iscritto alla newsletter riceve degli sconti sui biglietti di ingresso o altre agevolazioni.

  8. ciao a tutti io dovrei pubblicare ed inviare una mail a molti clienti l’azienda tratta sollevatori telescopici, autogru e piattaforme come posso impostare una mail di promozione…accetto ogni tipo di esempio…bye bye

    • Ciao Roberto,

      la tua è una domanda un po’ generica. Che tipo di comunicazioni intendi mandare? Informative o puramente commerciali? Periodiche oppure occasionali?

  9. ciao alessando
    avrei bisogno di un consiglio per quanto riguarda il contatto diretto con il cliente via mail un contatto strettamente commerciale.
    lavoro con i bookshop museali,ho inviato delle email con anche la richiesta di lettura da parte del contatto ma non ho ricevuto nessuna conferma di lettura nè una risposta e le email a quanto pare sono state cestinate!!
    come posso fare per dare subito quell’impatto al lettore..??

    • Ciao Alberto,

      il discorso non è così semplice, ci sono molte variabili da considerare. Intanto bisogna vedere se i messaggi che hai inviato sono stati ricevuti o se sono stati bloccati dai filtri antispam dei destinatari. Poi bisogna considerare il fatto che non necessariamente chi riceve l’email conferma la lettura, ad esempio a me ci sono clienti con non mi confermano importanti messaggi di lavoro…figuriamoci una newsletter..

      Probabilmente l’utilizzo di un client di posta (outlook, eudora, etc…) non è lo strumento migliore per le tue esigenze. Dovresti optare per un sistema professionale di invio newsletter o per un software apposito. Tra i sistemi professioanli ti segnalo Mailup, Contactlab e, se vuoi, il mio Newsletterplus 😉

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