Pulizie di primavera nelle liste di indirizzi


Uno dei principali problemi che si riscontrano nell’ambito delle attività di e-mail marketing è quello di mantenere vive le liste di contatti. Per mantenere vive intendo eliminare quei contatti che non hanno mai letto o cliccato le email invategli.

Mantenere questi contatti nelle liste di spedizione comporta un duplice effetto negativo: il primo è uno spreco di risorse (economiche e tecnologiche) in fase di invio, il secondo è un peggioramento delle performance assolute della campagna in termini di tassi di apertura e click.

Un trucco semplice e rapido per fare le pulizie di primavera nelle liste di contatti è quello di individuare i contatti “inattivi” e inserirli in un apposita lista di invio.

Il secondo passo è quello di creare e inviare una e-mail in formato testo a tutti i contatti inseriti nella nuova lista. L’e-mail dovrà essere caratterizzata dalla presenza di un reoptin-link, di link alle ultime newsletter o offerte inviate e la possibilità di cancellarsi definitivamente dalle liste.

Il reoptin-link può gestire una nuova iscrizione in automatico o, meglio, può inviare ad una pagina in cui il destinatario del messaggio può modificare i suoi dati di iscrizione e indicare le preferenze circa le informazioni che intende ricevere. E’ chiaro che una pagina di questo genere è utilissima nell’ottica della profilazione.

Il terzo passo è quello di monitorare l’andamento della campagna ed eliminare in modo definitivo i contatti che non hanno letto o risposto al messaggio.

Questo piccolo accorgimento permette di ottimizzare gli invii successivi e di incrementare le performance delle campagne.


3 risposte a “Pulizie di primavera nelle liste di indirizzi”

  1. Alessandro,
    nella mia esperienza io non leverei mai dalla lista un contatto che non clicca da tempo.

    E’ giusto quanto tu dici, cioe’ cercare di ‘rivitalizzare’ la lista, ma se poi l’utente non clicca va lasciato nel database.

    Il motivo e’ che una parte di quelli che cancelleresti sono comunque interessati ai prodotti o servizi, ma non e’ ancora per loro il momento di prendere la decisione di acquisto.

    Continuando a ricevere (anche se non cliccano), vedono il mittente nella loro casella di posta, cosa che contribuisce sia al branding che a far si’ che quando ci sara’ l’esigenza si ricordi di noi.

    Quanto dico e’ vero sia per B2C che per B2B, dove ha una importanza maggiore all’aumentare del valore di un potenziale cliente, che puo’ arrivare a decine di migliaia di euro.

    Sia nella nostra newsletter che in quella di nostri clienti B2B abbiamo avuto casi di potenziali clienti che hanno poi chiesto informazioni e acuistato beni o servizi dopo 1-2 anni senza aver mai cliccato.

  2. Ciao Eugenio,

    quello che dici è giustissimo, i tempi di conversione quando si pianificano strategie di e-mail marketing sono molto lunghi.

    La procedura che ho indicato però consente a chi legge le newsletter, ma non clicca, di scegliere se continuare a ricevere o meno il messaggio.

    La cancellazione del contatto avverrebbe solo in caso di risposta negativa.

    Giustamente la persona può leggere le e-mail che riceve ma non cliccare perchè probabilmente quello che gli viene proposto in quel momento non è di suo interesse, anche se l’argomento generale suscita comunque la sua attenzione.

    Faccio un esempio personale: sono iscritto alle newsletter di alcuni portali turistici molto conosciuti e leggo sempre quello che mi inviano anche se poi non clicco mai nessuna offerta.
    Per loro io sono un utente inattivo, ma se mi inviassero una e-mail chiedendomi se voglio continuare a ricevere le loro proposte direi di si.

    Spero di essermi spiegato 🙂

  3. Mia esperienza.
    Non tolgo mai un email dalla lista, guai rischierei di eprdere un possibile contatto, che magari ora è “dormiente”ma fra un po o nel futuro non si sa mai.

    Ovviamente esitono un serie di problemi legati alla verifica se l’email è domiente o ci sono dei problemi tecnici (uso email in html e molto spesso non reisco a “tracciare” correttamente o non sento l’apertura della email a causa dei blocchi che i gestori di posta impongono o che ha imposto l’utente).
    Cosa faccio. Mando la newsletter/promozione/informativa ogni settimana in formato html.
    Ogni mese mando un riepilogo a tutti con le ultime newsletter inviate e link al sito ove trovarle (breve elenco con incipit di 15/20 parole e qualche informazione saliente) in formato text. Perdo la possibilità di “sentire” l’aeprtua della email, ma noto che comunque parecchi cliccano e accedo all’archio newsletter.

    Il tasso di click o “follow” link è molto spesso simile o superiore a quello delle email in html (che contengono però più informazioni e sono “localizzate” sul singolo evento o informazione, e andare sul sito è a volte inutile perchè la email contiene il tutto), però inquesto modo recupero nel limite del possibile tutti o almeno ci provo.

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