Email marketing e search engine marketing


Ho appena finito di leggere uno degli articoli che periodicamente mi arrivano via email da una nota società americana che si occupa di email marketing.

L’articolo riporta 15 regole base per scrivere un efficace oggetto per una campagna email. Tra i vari consigli elargiti ce n’è uno che mi ha particolarmente colpito: l’articolo consiglia, nel valutare il successo di un oggetto rispetto ad un’altro, di non guardare solo ai tassi di apertura delle email inviate, ma anche quante sono state le conversioni derivanti dalla campagna.

Questa considerazione, banale se volete, mi ha fatto venire in mente un parallelo con il mondo dei motori di ricerca e dell’ottimizzazione. L’oggetto in questo caso è il posizionamento raggiunto su pagine di ricerca molto competitive con parole chiave in gradi di portami molti accessi. Per valutare se la parola chiave è efficace però, non devo solo guardare quanti accessi genera, ma anche quante conversioni.

Nell’email marketing, come nel search engine marketing non è solo importante raggiungere la visibilità, ma trasformare questa visibilità in risultati concreti.

L’articolo di cui ho iniziato a parlare pone tra le primissime regole quella di testare, testare e testare ancora, regola che si deve applicare anche al mondo dei motori di ricerca e del posizionamento..questo è quello che mi piace del mio lavoro..la ricerca continua, l’evoluzione, la sperimentazione..


2 risposte a “Email marketing e search engine marketing”

  1. Sono d’accordo con quanto dici.

    Con i nostri clienti guardiamo sempre da anni i tassi di conversione delle azioni di Email Marketing e non quelli di apertura, che sono poco significativi.

    Ad esempio, se con l’obiettivo di avere iscritti a un evento:
    – ho un apertura del 25% e 2% di iscritti,
    – oppure apertura del 15% e 3% di iscritti.

    Nel secondo caso l’apertura è molto inferiore ma ho il 50% in + di iscritti.

    Concordo anche sulla tua considerazione relativa alla valutazione delle azioni sui motori di ricerca.

  2. sono d’accordo con il paragone al mondo dei motori di ricerca, infatti per avere un tasso di conversione maggiore, spesso conviene essere meglio posizionati per chiavi che sono addirittura meno competitive.
    queste, probabilmente, porteranno meno accessi, ma, quasi sicuramente, accessi con un tasso di conversione maggiore.
    è meglio avere 10 accessi e tra questi anche 2 soli clienti, piuttosto che avere centinaia di accessi e nessun riscontro in termini di vendita.
    questa situazione, spesso si verifica in relazione a parole chiave meno competitive.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *