A/B Split Testing nell’email marketing


I test A/B Split sono fondamentali per rendere realmente efficace una strategia di email marketing. Gli elementi  e le variabili da prendere in considerazione nell’esecuzione di un “A/B Split Testing ” sono pressochè illimitate e si possono categorizzare come segue:

  1. Elementi di contenuto: nome mittente, oggetto, offerte proposte, call-to-action, lunghezza dei contenuti, personalizzazione, tipologia di contenuti (Hard sell vs. Soft Sell).
  2. Elementi di Grafica: layout e impostazione grafica generale, combinazione di colori, immagini, disposizione delle immagini.
  3. Elementi temporali: frequenza di invio, giorni di invio, ore di invio.

Nella definizione di quali variabili siano realmente importanti ci viene in aiuto una ricerca di MarketingSherpa  che ha analizzato su quali di questi elementi influiscono realmente sul clickthrough di una campagna. Nella tabella seguente sono riassunti i risultati:

Elemento % di intervistati che hanno ottenuto significativi miglioramenti
A/B testing offerte 76%
Oggetto 74%
Landing Page 73%
A/B testing grafica 67%
Personalizzazione 64%
Nome mittente 64%
Contenuti ampi vs. Contenuti corti 64%

Dalla tabella emerge quindi che gli elementi che maggiormente influiscono sono la tipologia di offerta presentata e l’oggetto del messaggio.

Quale approccio scegliere?

Gli elementi da valutare sono moltissimi e ognuno di loro può essere critico. L’approccio nella gestione dei test A/B Split si deve sviluppare attraverso singoli e piccoli passi volti a trovare il miglior equilibrio in relazione alla tipologia di comunicazione.

Una possibile strategia può essere riassunta secondo i seguenti passi:

  1. Definizione di una campagna base
    In questa fase si provvederà all’invio di un messaggio alla lista completa che rappresentarà la base di confronto per tutti gli invii successivi.
  2. Segmentazione della lista
    Creazione di due liste di test su base randomica pari al 5-10% della lista complessiva.
  3. Definizione degli elementi da testare
    In questa fase occorre definire per ogni test quali sono gli elementi da prendere in considerazione e da testare per valutarne l’impatto sulla campagna. Per ogni test si consiglia di valutare un singolo elemento per cogliere al meglio gli effetti del test.
  4. Definizione dei KPI di confronto
    Per capire i risultati del test occorre definire quale valore prendere in considerazione per valutare quale messaggio è più efficace. Alcuni di questi valori possono essere:

    1. Clickthrough
    2. Conversioni
    3. Valore complessivo degli acquisti
    4. ROI

    E’ importante mantenere costanti nel tempo questi riferimenti per rendere realmente efficace il test.

  5. Analisi dei risultati e invio campagna
    A test inviato si procede alla valutazione dei KPI definiti e si invia il messaggio maggiormente efficace al resto della lista escludendo gli utenti che hanno ricevuto l’email di test.
    A questo punto la campagna di riferimento per gli invii successivi diventa l’ultima inviata e si riprende da questa base per valutare successivi interventi e il loro impatto.

3 risposte a “A/B Split Testing nell’email marketing”

  1. Buongiorno,

    “Dalla tabella emerge quindi che gli elementi che maggiormente influiscono sono la tipologia di offerta presentata e l’oggetto del messaggio”.

    Questo significa che gli elementi che influiscono maggiormente sono gli elementi più visibili in una campagna di email marketing, e che quindi un elemento più è visibile e più è influente?

    • A mio avviso significa che, come per ogni promozione sul web, quello che conta è il contenuto, l’offerta, insomma il prodotto. Come e a chi lo si presenta è fondamentale per il successo di ogni campagna.

  2. Sicuramente l’ogg è il primo scoglio.
    Se l’oggetto è ben scelto ovviamente si ottiene una forte percentuale di apertura e a questo punto sarà la qualità dell’offerta che farà aumentare le conversioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *